Siciliambiente Engineering

From the Blog

backup

Backup di Windows Server

Il backup di un server o di un computer in genere, non è sicuro finchè non si riesce a ripristinarlo in seguito ad un evento catastrofico o semplicemente, in seguito all’aggiornamento o all’acquisto di una nuova macchina.

La pianificazione di una strategia di backup efficiente ed efficace, consentirà, oltre a salvaguardare i dati ed il know-how aziendale, di fronteggiare emergenze ed imprevisti in maniera da limitare al minimo indispensabile i tempi di interruzione dei servizi IT.

In questo articolo parliamo del tool incluso nel sistema operativo Windows, dalla versione 2008 R2 in poi, che consente il ripristino di un server senza dovere reinstallare da zero il sistema operativo e il backup agent, ma semplicemente avviando la macchina con il DVD di installazione di Windows Server.

A differenza di qualche anno fa, quando effettuare il backup di una macchina era un’operazione che comportava costosi programmi e hardware dedicato come le unità a nastro, nonchè complicatissime e rischiose procedure di ripristino dei dati stessi, adesso basta una banalissima unità disco USB esterna di dimensione adeguata e il tool disponibile con il s.o. stesso.

Se la funzionalità “Windows server backup” è installata sul sistema, il tool omonimo sarà disponibile nel menù Strumenti di amministrazione, viceversa sarà necessario installarla con il wizard apposito per l’aggiunta e la rimozione di funzionalità e ruoli del sistema.

Il primo passo per ottenere il nostro backup è pianificare l’esecuzione. Il tempo di esecuzione può variare in base a:

  • alla mole di dati da copiare
  • alla tipologia dei dati
  • alla velocità del sottosistema dischi
  • alla velocità del supporto di backup

Se i dati sono costituiti da una miriade di piccoli file, le unità disco meccaniche mostrano i loro limiti rispetto alle più moderne unità SSD che non risentono della perdita di efficienza dovuta al riposizionamento delle testine sulla superficie del disco.

Un disco o SSD USB, magari con interfaccia 3.0 oppure un NAS su rete gigabit, con 2 unità disco in raid1, rappresentano una soluzione con un buon rapporto prezzo/prestazioni adatta ai nostri scopi. Riguardo la capacità, bisogna sempre considerare almeno il 30% di spazio in più rispetto ai dati che dobbiamo salvare.

Se i dati sono tanti, la soluzione pù opportuna, per evitare di avere il task di backup attivo sulla macchina in produzione durante gli orari di lavoro, potrebbe essere quella di suddividere il backup in più processi di dimensioni inferiori, da pianificare nelle ore notturne e riservare l’esecuzione Bare Metal durante il fine settimana quando, salvo rare eccezioni, il carico di lavoro del server è inferiore o nullo.

 

Backup di Windows Server

di Giuseppe F. Romano tempo di lettura: 2 min
0